Chiamatemi Robert Capa, odio la guerra e devo fotografarla

Chiamatemi Robert Capa, odio la guerra e devo fotografarla

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Descrizione

Scrivere di Robert Capa è come scrivere un romanzo, ma mentre raccogli notizie sulla sua vita, indaghi sulle
sue immagini, vivi le sue passioni e le sue avventure inverosimili, ti accorgi che questo romanzo
straordinario lo ha già scritto lui con le sue azioni, il suo genio, il suo coraggio, la sua spudorata allegria, la
sua incosciente capacità di interpretare l’esistenza in modo del tutto originale: la voglia di superare ogni
limite, oltre il banale concetto di libertà. Attraverso gli incontri e la passioni, gli amori con Gerda Taro e
Ingrid Bergman, Capa ci mostra entusiasmo e fragilità, disegna un’epoca, definisce tutti i limiti dell’uomo
contemporaneo alla ricerca della felicità. L’obiettivo di questo libro, tra il saggio e il romanzo, è quello di
affiancare a quanto scritto dal protagonista con la sua vita, una ricerca molto corrispondente alla realtà, un
approfondimento storico ma anche umano. Riuscire a comprendere la complessità e l’atteggiamento
dell’uomo e del fotografo nel contesto delle vicende che hanno definito un secolo, condizionando la nostra
stessa epoca. L’intento non è quello di riscrivere una semplice biografia, sarebbe inutile, ma mettere in risalto
fatti, atteggiamenti, riflessioni a sostegno del tema fondamentale del testo che propone al lettore una tesi del
tutto inedita per quanto ardita: la creazione e la rivelazione del personaggio Capa attraverso i temi, le
atmosfere, i contenuti culturali dell’esistenzialismo.

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